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  • Istituto di BioRobotica

ROBOTICA EDUCATIVA PER FAVORIRE APPRENDIMENTO: PROGETTO DI FONDAZIONE STELLA MARIS E ISTITUTO BIOROBOTICA VINCE BANDO DI FONDAZIONE TELECOM ITALIA

Publication date: 08.03.2016
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Introdurre e validare in maniera scientifica gli effetti della robotica educativa nelle scuole primarie di Pisa. Si chiama  “e-Rob” ed è il progetto di e-learning per la robotica educativa, messo a punto dall’IRCCS Fondazione Stella Maris di Calambrone (Pisa) in collaborazione con l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna. La Fondazione Telecom Italia ha decretato che questa è stata la migliore fra le oltre 300 proposte pervenute e ha deciso di finanziarne la realizzazione.

Principali obiettivi di “e-Rob” sono l’utilizzo delle nuove tecnologie e della robotica come mezzi efficaci per potenziare l'apprendimento scolastico e lo sviluppo cognitivo-relazionale nella scuola primaria e  lo sviluppo della didattica inclusiva dei bambini con disagio o disabilità, sfruttando la flessibilità dei sistemi tecnologici, oltre a dimostrare il valore e il ruolo educativo della robotica e dell’e-learning. L’innovatività del progetto consiste nella possibilità di  potenziare l'apprendimento scolastico e le abilità cognitivo-relazionali degli studenti attraverso attività di programmazione robotica in classe.

Il progetto, in collaborazione con la Fondazione Telecom Italia, è stato realizzato dal Laboratorio di tecnologie robotiche e biomeccatroniche in riabilitazione guidato da Giovanni Cioni, direttore scientifico dell’ IRCCS Fondazione Stella Maris. Al progetto collaborano il gruppo di ricerca di robotica educativa dell'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, coordinato da Paolo Dario, per l’adattamento dei robot alle esigenze dei bambini, e il Comune di Pisa, che contribuirà alla pianificazione progettuale per favorire il buon andamento del progetto.

“e-Rob” sarà introdotta nell’attività didattica delle classi prime e seconde delle scuole primarie da selezionarsi. In particolare per tre mesi verranno coinvolti 200 bambini con sviluppo tipico e 20 che presentano disabilità “Bes” (con “Bisogni educativi speciali”).

“Durante questo periodo- spiega Giuseppina Sgandurra, neuropsichiatra infantile della Fondazione Stella Maris che lavora a stretto contatto con il gruppoi dei ricercatori dell’Istituto di BioRobotica – con ‘e-Rob’ realizzeremo attività a complessità crescente per promuovere l'attenzione, la pianificazione di compiti, il ragionamento logico e induttivo e le abilità relazionali. Inoltre, per promuoverne la reale inclusione adatteremo “e-Rob” e i robot per favorire l’apprendimento dei bambini con ‘Bisogni educativi speciali’. La piattaforma può essere considerata un valido strumento di allenamento all’apprendimento nei suoi meccanismi più generali, quindi ben oltre le strumentalità di base delle competenze matematiche o tecnologiche legate all’utilizzo dei robot-gioco”.

Nelle fasi che hanno preceduto l’avvio del progetto, “e-Rob” è stato messo a punto coinvolgendo per cinque settimane due gruppi di bambini di 5-6 anni, delle ultime classi della materne della scuola Haring di Pisa, innovativa realtà che da due anni ha fatto proprio questo percorso. I piccoli sono stati valutati prima e dopo l’attività di robotica educativa. Allo scopo è stato utilizzato “Bee-Bot”, una simpatica ape-robot: un robot dall’aspetto amichevole pensato per il primo approccio dei piccoli studenti alla robotica. Bee possiede dei comandi sul dorso (avanti, indietro, svolta a sinistra e a destra) che gli consentono di muoversi su un percorso ed è in grado di memorizzare fino a 40 comandi.

“Così come avviene nel gioco – aggiungono Giuseppina Sgandurra e l’assegnista dell’Istituto di BioRobotica Francesca Cecchi – “abbiamo chiesto ai piccoli di pianificare e programmare il percorso della piccola ape affinché potesse, ad esempio, raggiungere degli amici portando delle lettere di invito per il compleanno, prestando attenzione agli ostacoli! I bambini hanno subito risposto positivamente alle attività proposte, programmando, memorizzando e visualizzando l’itinerario di Bee e cooperando tra loro”.

La prima esperienza-pilota ha permesso di valutare come il progetto consenta, nei bambini che hanno beneficiato di questa attività, lo sviluppo di funzioni corticali superiori più complesse, come la memoria visuo-spaziale. “Abbiamo notato – concludono Giuseppina Sgandurra e Francesca Cecchi – “come questi interventi possano migliorare le competenze superiori alla base dell’apprendimento, necessarie per la scrittura e la lettura. Se nei bambini tipici tale attività può essere considerata un allenamento per apprendere meglio, nei bambini con varie forme di disabilità (dai disturbi specifici di apprendimento alle paralisi cerebrali infantili) l’utilizzo della robotica in classe può migliorare l’inclusione sociale, oltre ad offrire benefici in termini di apprendimento complessivo”.

Il finanziamento e il sostegno della Fondazione Telecom Italia al progetto della Stella Maris consentirà di verificare su un target più ampio l’efficacia di “e-Rob”, progetto che, potrà essere replicato ovunque, consentendo alla robotica educativa di diventare, in un futuro prossimo, una pratica diffusa in tutta Italia e a livello internazionale.